IAC Conference, Napoli 2024
di Laura Boglione
di Laura Boglione
Dal 28 al 30 giugno 2024, Napoli ha ospitato la IAC Conference, attirando più di 800 partecipanti da 30 Paesi. L’eccellente riuscita dell’evento è stata il frutto di un lavoro di squadra coordinato e appassionato tra i vari team operativi nazionali e internazionali. La prima giornata è stata dedicata all’identità della professione di counselor e alla grande comunità internazionale che questo congresso ha saputo radunare, evidenziando connessioni e creando reti preziose. Anche noi di FGB abbiamo partecipato in presenza ed abbiamo tessuto fili preziosi tra saperi e conoscenze.
“La vita è un viaggio” cita Alessandra Benedetta Caporale, presidente in carica dell’associazione Assocounseling, e con lo spirito dei viaggiatori ci apprestiamo ad affrontare anche questo percorso, come comunità globale di pratica composta da counselor della sfera educativa, accademica e di ricerca, con l’obiettivo di fare la nostra parte nello sviluppo della professione attraverso un evento in cui ogni continente e regione del mondo è rappresentato.
Roberta Metsola, Presidente del Parlamento Europeo, richiama il potere evocativo delle parole resilienza e well-being come strumenti evolutivi per affrontare cambiamenti e sfide del mondo globalizzato. Il diffondersi di ansia, paura del futuro e l’aumento delle problematiche di salute mentale, hanno portato sui tavoli istituzionali del Parlamento Europeo l’urgenza di pianificare interventi mirati, che possono e devono contemplare l’utilizzo delle competenze dei counselor. Così conclude il suo intervento: “Siete parte di una rete. Grazie per lo sforzo che state facendo”, conclude la Metsola.
Il contributo di Anna Castiglione – ricercatrice di psicologia ambientale all’Università di Trento e formatasi presso l’University of California – dal titolo “Building Climate Resilience and Personal Well-being”, mi ha particolarmente colpita perché esplora i temi dell’angoscia legata ai cambiamenti climatici e ci indica la strada per costruire resilienza e benessere. Efficace è il generare cambiamenti dal basso: attraverso percorsi individuali (da “un punto nello spazio” a tutto il mondo, così come in ambito sistemico). Spesso ci concentriamo sui costi di comportamenti virtuosi (la dieta, una vita attiva…), e non sui benefici, utilizzandoli come pretesti: costa troppo, non ho tempo… È importante anche lavorare, dice Anna, su un’identità ambientale, su come ci sentiamo “protettori” e in sintonia con la natura, perché la motivazione interiore garantisce costanza, come sull’identità civica: pensiamo alla percezione del sentirsi o meno ascoltati dai centri di potere, e ai frutti di un impegno nella ricerca di relazioni di fiducia – anche piccole – con le istituzioni.
Laura Boglione